- CONSTELLIS (ACADEMI ex Blackwater)
- STAM Strategic & Partners Group
- CIS CRITICAL INTERVENTION SERVICES
- INTERNATIONAL INTELLIGENCE LTD
"Mi
è capitato con una certa frequenza di collaborare avvalendomi dei loro
servizi e li ho sempre trovati davvero bravi e con un approccio
decisamente proporzionato al teatro nel quale abbiamo operato insieme.È
nota la mia distanza da un certo tipo di approccio al lavoro in
determinati teatri. Parlare bene di loro, sempre seri ed equilibrati, è
doveroso oltre che intellettualmente onesto." (Carlo Biffani - SCG
Security Consulting Group)
pregevole
testimonianza diretta in presa diretta da parte di un importante
Operatore Italiano relativa alla Aegis, ormai una multinazionale della
sicurezza con giro di affari multimilionario (293 milioni di USD solo in
IRAQ pagati dal DoD,dipartimento della difesa americano).
la
AEGIS nasce nel 2002 in Gran Bretagna dalla esperienza di un ex
Ten.Colonnello dell'esercito britannico T. Spicer, che già aveva fondato
la famosa SANDLINE (una volta con EXECUTIVE OUTCOMES erano le PMC per
definizione) per poi convogliarla nella AEGIS; le date in realtà si
sovrappongono in quanto la SANDLINE terminerà le sue missioni nel 2004,
dopo aver operato in Papua Nuova Guinea,Sierra Leone e Liberia.
in
questo video (nella parte finale curata dal giornalista britannico
Robert Peltion) notiamo proprio i Contractors della Aegis in
azione,preceduta peraltro da una interessante intervista al ex Navy Seal
Erik Prince,fondatore della Blackwater:
https://www.youtube.com/watch?v=6LaSD8oFBZE
intorno alla figura di JS nell'africa degli anni '60 nella lotta per
l'indipendenza dalla colonizzazione europea -nello specifico la Belga di
quella regione- si svolgono le operazioni di reclutamento ed
inquadramento dei Mercenari propriamenti detti,al tempo africani ed
europei,italiani compresi,la presenza dei quali nei reparti comandati da
JS riecheggia nella suggestiva canzone: "il mercenario di Lucera".
quasi
tutti sono concordi nell'affermare che JS (che parlava bene lo swahili
ed aveva adottato tre bambini africani) non vi era traccia alcuna di
razzismo coloniale,quanto piuttosto il "sentire" nella visione
psicologica dell'epoca -ultima propaggine del colonialismo- il Congo
come suo paese di adozione,essendovi trasferito dal nativo Belgio alla
età di 18 anni e quindi disposto a combattere per la "sua" Africa, al
comando del battaglione "Leopard";
da
tenere presente per una corretta visione dell'epoca che in Congo vi era
reparti militari regolari del Belgio nei quali JS aveva militato già
come Paracadutista.
JS
muore in Brasile dopo essere scappato dall'europa ove si era trasferito
nella disfatta dei reparti mercenari ed alla creazione degli stati
africani con la "dissoluzione" del colonialismo politico (quello
economico delle multinazionali continua) con una condanna penale di
venti anni per la uccisione di -sembra- una spia.
Black Jack, uno degli ultimi mercenari
" Io penso che siamo un Paese di ipocriti.
Meglio le regole di ingaggio americane. Noi in Afghanistan stiamo a fare
i bersagli. Gli italiani cercano sempre di contrattare e di mediare,
tanto che molti ci prendono in giro per questo ruolo. L’Italia non ha
assetti, è difficile vedere un’operazione in teatro di guerra comandata
da un italiano. Siamo il Paese con il maggior numero di generali al
Mondo ma che occupano solo poltrone e non fanno la guerra anche perché
molti di loro non sanno comandare un plotone!"
questo
il perentorio pensiero di Gianpiero Spinelli tratto da una intervista
un pò datata ma sempre interessante per i concetti espressi,con la
concretezza tipica di chi ha ricevuto il "battesimo Militare" in quella
eccellente fucina di Uomini
e Guerrieri chiamata:
Brigata Paracadutisti FOLGORE !
all'attivo
di questo Contractor Italiano anche interessanti libri come il primo:
CONTRACTOR o l'ultimo HEAT, manuale di addestramento per «Force
Protection» in aree di crisi,entrambi con l'emblematico Jolly Rogers in
copertina,tutti editi da Mursia come peraltro:
"Caveira. La guerra della polizia brasiliana contro il narcotraffico"
sicuramente poco nota al pubblico la dyncorp compagnia
americana di -non solo- CONTRACTORS trova le sue origini addirittura
nel 1946 come servizi generali per l'AVIAZIONE; nel 1988 assume
l'attuale nome (notare il "DYN" nel nome tratto da una parola di radice
greca che significa forza).
DYNCORP è una compagnia che,anche
attraverso acquisizione di altre "company" come la PHOENIX CONSULTING
GROUP (servizi di intelligence privati e controspionaggio) "gira" più di
17.000 addetti con un giro di affari multimiliardario;
giusto
per averne un assaggino,la DYNCORP a suo tempo per addestrare e formare
le forze di Polizia di HAITI ha ricevuto un assegno di 49 milioni di
dollari !
come una autentica multinazionale la DYNCORP tramite la
sua sede australiana supporta attivamente i reparti di quella nazione
in AFGHANISTAN offerndo sempre servizi a "tutto campo" da quelli
logistici a quelli operativi.
negli ultimi anni la DYNCORP ha
operato dappertutto;da notare che quando un ERIK PRINCE (che poi avrebbe
fondato la sua BLACKWATER) era un Seal operativo nella guerra dei
Balcani (anni 90)...a fianco aveva già gli operatori DYNCORP !
nella
foto -attribuita ad un contractor DYNCORP- vediamo una operazione in
una coltivazione di oppio nel sud dell'AFGHANISTAN, 2006 circa; notare
il completo sabbia portato dall'operatore,con shemag dal tipico disegno
afghano (molto diverso da quelle solitamente portare dai militari
interforze occidentali),il bocchettone del camelbak e la buffetteria
assortita (in questo caso un pouch tipo side kick in ACU).
se
qualcuno volesse tentare una carriera all'interno della DYNCORP,questa
la pagina relativa al sito ufficiale:,aperta anche ai NON cittadini
statunitensi,tenendo sempre presente le potenziali problematiche
legali,nonchè il fatto che le compagnie USA e Britanniche potendo
contare su una davvero grande aliquota di Veterani di Iraq ed
Afghanistant endono in linea di massima ad ingaggiare questi ultimi:
The services and expertise offered by PMCs are typically similar to those of governmental security, military, or police forces but most often on a smaller scale. PMCs often provide services to train or supplement official armed forces in service of governments, but they can also be employed by private companies to provide bodyguards for key staff or protection of company premises, especially in hostile territories. However, contractors that use armed force in a warzone may be considered unlawful combatants in reference to a concept that is outlined in the Geneva convenction and explicitly stated by the 2006 American Military Commissions Act.
The services of private contractors are used around the world. P.Singer, the author of Corporate Warriors: The Rise of the Privatized Military Industry,
stated, "In geographic terms, it operates in over 50 countries. It’s
operated in every single continent but Antarctica." Singer noted that
in the 1990s, there were 50 military personnel for every contractor and
that the ratio is now 10 to 1. He also pointed out that the contractors
have a number of duties, depending on who hires them. In developing
countries that have natural resources, such as oil refineries in Iraq,
they are hired to guard the area. They are hired also to guard companies
that contract services and reconstruction efforts such as General Electric.
Apart from securing companies, they secure officials and government affiliates. Private military companies carry out many missions and jobs. Some examples have included close protection for Afghan President Hamid Karzai and piloting reconnaissance airplanes and helicopters as a part of Plan Colombia. According to a 2003 study, the industry was then worth over $100 billion a year.
According to a 2008 study by the Office of the Director of National intelligence, private contractors make up 29% of the workforce in the United States Intelligence Community and cost the equivalent of 49% of their personnel budge.
(continua in italiano)
copyright © stilemilitare