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ciò che è rimasto e quello che non muore mai...

defcon OUTLET
LEFT FOR DEAD

una raccolta dei nostri articoli e post sui social ed in rete, a partire da facebook.

- pagina in preparazione e aggiornamento

BERETTA M9/92

RECOIL

il produttore della serie NCIS (nonchè della vecchia MAGNUM PI) è l'italoamericano Donald Bellisario, con quattro anni di servizio nei MARINES negli anni 50, grazie ai quali ha sempre avuto un occhio di riguardo per il mondo militare a partire proprio dal "baffone" di Magnum, che interpretava un ex ufficiale dei NAVY SEALs divenuto investigatore privato.

l'ultima celebre produzione tv di D. Bellisaario è NCIS, in assoluto quella più apprezzata dal pubblico americano e quella più venduta sul mercato televisivo Europeo,caratterizzata da interpreti più o meno credibili,tra i quali spicca un agente del MOSSAD, Ziva David che assunta in origine dalla unità come ufficiale di collegamento israeliano, acquisendo la cittadinanza americana viene promossa ad agente federale NCIS, interpretata da Cote de Pablo,di origine Cilena.

la ZIVA si fa notare per una elevata specializzazione unita ad una garbata ironia e ad un sommesso sorriso in grado di celarne il suo potenziale bellico, come quando si produce in una linea di tiro dei MARINES con la Beretta M9 con un centro...alla MOSSAD !

(da ricordare come un vecchio modello di BERETTA 70 è stata in passato per molto tempo "la pistola del Mossad")

http://www.youtube.com/watch?v=Biwp0jpizwc



MAN OF STEEL AND TITANIUM

derek GYM

una serie di operazioni chirurgiche,anzichè risolvergli il danno....non fecero che aggravarlo,con il Derek che -per sua stessa ammissione- si scolava una bottiglia di Whiskey al giorno oppure una intera cassa di birre essendo purtroppo entrato in quel girone infernale fatto di depressione ed alcool.

la sua rinascita la si deve ad un Veterano che lo convince a "rinascere" sportivamente...con Derek Weida quindi che CHIEDE ai medici di AMPUTARGLI la gamba,in modo da abbandonare le stampelle ed acquisire mobilità autonoma tramite una moderna protesi.

dall'amputazione il crescendo sportivo come Atleta e gestore di una GYM (con particolare attenzione ai Veterani delle ultime guerre medio-orientali) è inarrestabile,con il Derek che spesso nei video si stacca la protesi e la utilizza a guisa di mazza da baseball per colpire Matt Best e quanti altri....

bellissimo questo video motivational con Derek dal titolo: "dimmelo a me che non posso !"

https://www.youtube.com/watch?v=kl8CNDqnhNs

TIMEO DANAOS ET...

dona FERENTES

magnifica citazione tratta dall'Eneide ed usata da un grande Sean Connery nel bellissimo film "The Rock (1996) ove impersonifica un ex operativo Britannico del SAS incarcerato ingiustamente negli Stati Uniti.

tra il brandeggio esperto di armi quali Beretta 92FS, HK94 e Colt XM177 Commando, l' ex 22nd SAS trova modo di rimarcare che "temendo i greci anche quando portano doni" non bisogna mai fidarsi di quelli che ostentano ingiustificatamente atteggiamenti amichevoli o generosi...

come già ebbe a dire invano Laocoonte ai Troiani onde evitare che il famigerato cavallo di legno fosse fatto entrare all'interno della cinta muraria cittadina...

ELITE MUAY THAI BANGKOK

lungo la SUKHUMWIT

" Non so cosa dirvi davvero. 3 minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta.."

eccezionale montaggio con un discorso "motivational" del grande Al Pacino sulle immagine di una bella GYM di Muay Thai a Bangkok,sita al 10° piano di un palazzo (Waterford Tower) sulla centralissima Sukhumvit:
la Elite Boxing !
pregevolissivo ai 1:47 un micidiale colpo di gomito in rotazione all'indietro durante un incontro ufficiale:

https://www.youtube.com/watch?v=r7V7gHE11P8

rgt cc paracadutisti tuscania

se qualcuno volesse...

...se qualcuno volesse sapere chi sono i migliori..questi sono i migliori,con il Tricolore sul vest.

senza dimenticare - come in quella celebre battuta di Slider nel film Top Gun che: "il posto per i secondi classificati è nel bagno delle signore"

solo che questo non è un film..
questa è BAGHDAD !

MARINE e KARATEKA

JOE LEWIS
kickboxing

se nel film Karate Kid, il sensei "cattivo" con il karategi nero era un veterano del Vietnam...uno tra i più grandi Karateka della storia è stato l'indimenticabile JOE LEWIS (1944-2012), con un passato nei Marines, assieme ai quali aveva imparato il Karate quando era di stanza ad Okinawa con i grandi Sensei locali.

con la guerra del VIETNAM venne spedito in sud est asiatico ed una volta congedato....mise a frutto nei primi grandi tornei americani (nel periodo nel quale combatteva anche Chuck NORRIS) quanto appreso nei dojo di okinawa così come sul campo di battaglia; era il leggendario periodo nel quale dal Karate si passava alla KICKBOXING e si vinceva per KO...

il devastante calcio laterale di LEWIS piegava a metà qualsiasi avversario ed i suoi micidiali colpi di pugno completavano la cura.

mi ricordo di JOE LEWIS in italia molti anni fa durante un incontro di LIGHT CONTACT tra una team statunitense ed uno italiano...dopo qualche ripresa i fighters sul ring avevano un pò "trasceso" per le regole imposte dal regolamento "LIGHT contact"...con forte disappunto degli organizzatori locali..

"it's light contact" aveva gridato un italiano a JOE LEWIS pesente con funzione di Coach della squadra americana....

"I DONT'CARE ! JUST KNOCK HIM OUT !"

me ne frego,buttalo giù,mettilo a KO ! fu la sua unica risposta gridata all'atleta statunitense, nella quale riemergeva tutto il suo carattere di Fighter e di MARINE Veterano del Vietnam !

in foto JOE LEWIS sulla sx quando troneggiava nel regno dei massimi della KICKBOXING a fianco del sensei J.Kreese nel film KARATE KID (1984).

il legionario italiano

LEGIONE STRANIERA
addestramento

" in settembre iniziai il corso da tiratore scelto,durava sei settimane e si teneva nel deserto.il Sergente Maggiore responsabile del corso era un Italiano,un campione di boxe dalla corporatura massiccia che incuteva timore sin dall'aspetto.era nella Legione Straniera da 25 anni e ci teneva a dimostrarlo;tanto per cominciare ridusse le nostre razioni di acqua ad un litro al giorno,nonostante la temperatura fosse sui 40° gradi.costantemente assetati,sparavamo un caricatore dopo l'altro al poligono..."

US NAVY SEALs EXPERIENCE

panico &
PAURA

" la paura affina i tuoi sensi. il panico invece è uno stato di paralisi nel quale non puoi fare un caxxo."


dalla drammatica operazione RED WINGS condotta dai SEALs in Afghanistan nel giugno del 2005, l'operatore Marcus Luttrel fu fortunato ad uscirne "lone survivor" pagando a caro prezzo la Purple Heart a lui conferita, con fratture e ferite multiple sia nel corpo che nell'anima.
lo notiamo a destra in camicia nera e paracord al polso, ed a sinistra in una bellissima istantanea con la sua squadra di allora,di ritorno da una operazione;

le parole di cui sopra,sono state dettate direttamente dalla sua esperienza operativa come SEAL:
" fear refines your senses. Panic is a state of paralysis in which you can't do sh*t."



THE REALITY

knife ATTACK

"you have to understand that you can't disarm a knife attacker. you just can't. You have to understand that even a stupid fucking 14 year old teenager who's sniffed some glue will cut you up, with maybe an 80% probability"

(che sia chiaro che non potete disarmare uno che vi attacca con un coltello. dovete capire che anche uno stupido ragazzino di 14 anni del cazzo che si è drogato sniffando colla finirà per tagliarvi,con un buon 80% di probabilità).

questa la severa lezione di Andrei Kochergin,fondatore del Karate Russo KOI, su base Kyokushinkai.un ex spetsnaz che di lame se ne intende bene oltre ad altri utensili che sparano.

illuminante,in base alle parole di Kochergin,questo video che illustra la differenza tra un attacco con coltello (tipo palestra) e quello che invece potrebbe succedere in realtà, rendendo praticamente inutili le tecniche di difesa come spesso vengono insegnate:

https://www.youtube.com/watch?v=E61jnJe_1SI

ARTIFICIERI

EOD

guanti TAN tagliati artigianalmente sulla dita,patch subdued che esprime la specialità EOD e sigaretta in bocca mentre sta compiendo una operazione di dissinnesco di un IED, l'attore Jeremy Renner per la sua interpretazione in Hurtlocker ha "rischiato" di vincere un Oscar quale migliore attore.

più europeo che americano (padre tedesco,madre irlandese) ha la tipica faccia da "Son of Bitch" che nel suo lavoro (ovviamente nella finzione cinematografica) ha messo tutta la propria esistenza in vita alla ricerca del filo giusto da tagliare..con la sigaretta in bocca !

indimenticabile la scatola ove questo Artificiere tiene tutta la "roba che mi ha quasi ammazzato" comprensiva di fede nuziale...the Hurtlocker !

https://www.youtube.com/watch?v=u0zrlZrn-dY

COME IN UN FILM...

special FORCES
col. "BO" GRITZ

"....sulla mia scrivania c'è una foto scattata nel 1982 con la squadra B,la mia vecchia unità Delta. è una delle rare foto di gruppo scattate all'interno della Delta Force.nel corso del decennio successivo quasi ogni uomo che compare in quella foto sarebbe rimasto ferito,storpiato,mutilato,ucciso."

con queste toccanti parole ERIC L HANEY (membro delle Delta Force sin dalla sua costituzione) apre il libro DELTA FORCE IN AZIONE, edito in italia da Longanesi una decina di anni fa.

la parte più interessante è quella relativa alla prevista operazione di recupero dei POW-prigionieri di guerra in vietnam che era stata programmata con tanto di ricostruzione di POW CAMP addestrativo, ma mai condotta a termine dalla DELTA FORCE.

l'operazione di recupero dei P.O.W. aveva ispirato i films FRATELLI NELLA NOTTE (1983), MISSING IN ACTION (1985) e per ultimo il celebre RAMBO 2 (1985); nella realtà l'unica operazione paramilitare fu condotta dal ten.col.in congedo delle special forces J. BO GRITZ con tanto di arresto in thailandia(città di acquartieramento: Nakhon Phanom,già sede di un importante aeroporto per le operazioni clandestine del MAC V SOG) e relativo processo (operazione LAZARUS);

nella foto notiamo J. BO GRITZ (a sinistra nella foto in borghese) avviarsi in tribunale accompagnato dal suo avvocato thailandese che sorregge la sua camicia sovraccarica di decorazioni: verrà esposta alle spalle del Colonnello durante le varie udienze.

nel libro il "delta operator" ERIC L HANEYs i pone inquietanti interrogativi sul perchè quella operazione privata organizzata dall' ex colonnello dei berretti verdi fu di fatto sabotata, in modo da stoppare definitivamente un intervento ufficiale della Delta Force che sicuramente avrebbe dato ben altri esiti a livello di riscontro operativo:

a distanza di soli cinque anni dalla fine del conflitto in VIETNAM era abbastanza probabile che ci fossero ancora dei prigionieri americani ancora in vita, considerata anche la giovanissima età media dei soldati lì inviati a combattere;

era evidente allora come -purtroppo- ora, che le decisioni politiche spesso sono radicalmente staccate dalla sensibilità profonda di una moltitudine di cittadini di percepire una cosa come giusta od ingiusta a prescindere da chi in quel momento governa..

nel riquadro più piccolo una foto più recente del Col. Gritz, in quella più grande,durante il processo in thailandia nei primi anni 80, dopo l'arresto di tutta la sua squadra a Nakhon Phanom,Thailandia.

RAMON & PATRICK

white WARRIORS
NAK  MUAY

qualche tempo fa ricordavamo dei bar-pub mitici del sud est asiatico come il LUCY'S TIGER DEN a BKK o AIRBORNE LEGION BAR...ove al'interno potevi trovare una bella aliquota di ex-qualcosa (ex legionari,ex seals,ex SOG) assieme ad una vasta platea di cacciapalle,poliziotti in borghese,poeti e truffatori.

il primo sembra essere servito anche come base di appoggio per i tentativo (culminato con l'arresto) del recupero dei POW/MIA del vietnam negli anni 80, vicenda che ha poi ispirato diversi film,da quello di RAMBO a "Fratelli nella notte".

da ricordare in belgio anche LA RENAISSANCE, un pub aperto da un ex-mercenario della guerra nel Congo negli anni 60, a Bruxelles.

sulle pareti di questi leggendari luoghi vi era una tutta una vita; foto,oggetti,adesivi,brevetti militari,mappe,souvenir dei luoghi di operazione,accendini zippo usati dell'epoca etc etc....

altro che "lounge bar di tendenza" del piffero !

ispirato a quei luoghi è rimasto il pub- ristorante del mio amico PATRICK (si mangia davvero molto bene) un ex PARA' dei PARACOMMANDOS del belgio (ritenuti giustamente una unità d'elite tanto da portare sul basco amaranto il gladio alato del SAS) nonchè forse un ex- qualcosa in Francia..., grande appassionato di SKY-DIVING (in attivo) e di sport da combattimento (già campione del Belgio di BOXE anni 80).

oltre ad una parete militare "classificata" (bellissima) PATRICK ha ceato nel suo "DEN" una wall of fame dedicata ai campioni di BOXE e della MUAY THAI,ove troneggia il leggendario RAMON DEKKER.

notare come su quella memorabile fotografia di RD il cognome sia scritto come è stato sempre prounciato, ossia DEKKER senza la S finale come risulta invece all'anagrafe (...i "vecchi" lo continuano a chiamare così peraltro).

in primo piano il PATRICK che -posso confermare di persona- gli è rimasta una "castagna" niente male, anche perchè continua a tirare al sacco,e -se non sbaglio- quache anno fa ha combattuto in un "charity match"..vincendolo,pur non avendo più vent'anni !

interessante notare come il PATRICK aveva lavorato per un certo tempo nel mitico AIRBORNE LEGION bar, il quale era stato aperto da un ex-militare già operativo con Bob Denard il quale aveva lavorato al LUCY'S TIGER DEN...rinverdendo una bellissima tradizione di PUB-RISTORANTI che sono e rimarranno molto di più di luoghi ove bere una birra o mangiare qualcosa..

..anche perchè spesso ti puoi trovare a fianco un SEAL in servizio (vi è una base vicino ove si svolgono con frequenza addestramenti combinati)
o anche Jean Claude Van Damme !

http://www.patricksrestopattaya.com

COME BUDDHA...

the SHOOTER
CECCHINO

" Io so pensare. So aspettare. So digiunare."

con le azioni del Buddha di Herman Hesse dal suo libro Siddharta,la figura dello Sniper spesso ispirata a queste parole,come nel magnifico film SHOOTER (2007).

bellissima la scena del cecchino -in compagnia del suo fido quadrupede- in addestramento tra le nevi con tanto di respirazione controllata:
https://www.youtube.com/watch?v=W8d_nTzeuhU

 

INSTRUCTOR ZERO

respirazione
TATTICA
IBUKI

secondo la interessante tabella di Grossman,presente anche in questo video di Instructor Zero,vi è una diretta correlazione tra battito cardiaco e capacità motoria sotto stress,a seconda del Heart Rate,battiti per minuto;

in particolare quello ottimale in ambito operativo-combat non dovrebbe superare i 120 battiti al minuto;

interessante notare altresì che spingendosi oltre a questa soglia (che naturalmente può variare da soggetto a soggetto) le azioni sono maggiormente guidate dall'istinto e meno dal pensiero cosciente.

quella della respirazione è una tecnica ben presente in alcune scuole di Karate,GOJU e Kyokushinkai in primis,ove sono presenti anche dei kata di respirazione come il Tensho.che presentano la tecnica IBUKI ossia la "respirazione rumorosa".

per respirazione tattica invece,si intende la tecnica in grado di tenere sotto controllo il battito cardiaco in ispecie nei momenti di paura o stress e consiste in:

INSPIRAZIONE attraverso il naso di quattro secondi
APNEA di quattro secondi
ESPIRAZIONE via bocca per quattro secondi

il tutto cercando di intervenire sul diaframma durante la esecuzione della medesima.

oltre ad una corretta respirazione,un altro metodo per cercare di tenere sotto controllo stress in una situazione critica,è quello di cercare di ricrearlo in addestramento;

l'uso di una maschera antigas,è una delle metodologie suggerite da Insctructor ZERO in questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=WF2mF35iP3o

PANICO E RESPIRAZIONE

combat STRESS
CONTROL

" il lupo non si preoccupa mai di quante siano le pecore"

su questa magnifica massima di Virgilio,una interessante clip analizza le reazioni naturali del corpo umano in condizioni di stress e di paura,evidenziando come,quello che viene percepito come spiacevole è in realtà il "prepararsi" del nostro corpo al combattimento,cosa ereditata dalla nostra antica natura animale.

una delle prime reazioni naturali fisiche è il "tagliare fuori" tutti quei processi che non servono al combattimento come ad esempio quello della digestione; la sensazione di "farfalle nello stomaco" (fino ai conati di vomito) è una di queste.

interessante come secondo questo video,anche il pallore del viso e della sensazione di sudore freddo,trovano spiegazione nella nostra antica natura animale,come ad esempio quello di limitare il sanguinamento se tagliati superficialmente,ed il "raffreddare" preventivamente il corpo nell'attesa del successivo aumento di calore dovuto all'azione ed alla vasodilatazione;

anche quest'ultimo processo è indotto da una maggiore richiesta di sangue irrorato da un maggior apporto di ossigeno dovuto all'aumento del ritmo della respirazione.

queste sensazioni che potrebbero essere provate come spiacevoli,sono invece la risposta naturale del corpo all'immediato combattimento,per facilitarne la reattività e la capacità di sopravvivere.

altra spiegazione tratta dal mondo animale è quella - a volte- del farsi bloccare completamente dalla paura fine a rimanerne quasi paralizzati; una tattica usata da molti animali per non farsi notare oppure per non farsi mangiare da altri predatori simulando l'essere "morti".

per "abbassare il volume" di queste sensazioni il video suggerisce di agire sulla respirazione con alcune tecniche che ne aumentano la profondità e ne rallentano il ritmo, così come essere preparati al combattimento già sapendo cosa fare:

https://www.youtube.com/watch?v=4fogu_zWRXU&list=WL&index=43



ROBERTA MANCINO

PARACADUTISMO
BASE  JUMP

il base jump non è un gioco,ed a differenza del PARACADUTISMO classico (vincolato non operativo e TCL sportivo) è realmente pericoloso.


non è tanto la mancanza del paracadute d'emergenza (anche nei lanci militari da 200 mt come fanno ancora i RUSSI e pochi altri,manca) a rendere PERICOLOSO il lancio base da ponti o montagne o installazioni, ma la enorme difficoltà di controllare la breve CADUTA LIBERA magari a pochissimi metri da un dirupo (peraltro in montagna sono normali turbolenze e raffiche di vento in quota) per poi normalmente avere pochissimo volo residuo ad ALA aperta per dirigere l'atterraggio in aree per lo più ristrette (piccole piazze o tra il traffico di un centro cittadino ad esempio).

qualche decennio fa c'era girava la leggenda di un INCURSORE che sembrava essersi lanciato dalla TORRE di PISA (solo 55 metri !) fino a che il più noto dei BASE JUMPERS italiani ha effettivamente realizzato quel salto incredibile (insieme ad altri ancora) rendendo effettivamente probabile quel racconto che si faceva (il SABOTA si sarebbe lanciato usando una sola EMERGENZA militare tenuta aperta tra le gambe peraltro).

sulla destra ROBERTA MANCINO forse la più brava (e bella..) BASEJUMPER a livello internazionale, mentre sulla sinistra apprezziamo un BJ in uscita da un PONTE; cliccando sul link accediamo ad un belllissimo lancio da una antenna di Roberta,con tanto di vela tricolore !

https://www.youtube.com/watch?v=oSZkV4F9lSs


ISRAEL BODYGUARDING

shabak   ISRAEL
JCKT

un classico dei servizi sicurezza Israeliani,questa giacca (in realtà più simile ad un sahariana tagliata alta) viene normalmente portata aperta in servizio per favorire la prontezza operativa, così come la vediamo indossata anche in Italia ad un Bodyguard di scorta all'ex Premier Israeliano Netanyahu.

interessante notare come spesso venga indossata anche durante incontri Ufficiali al chiuso,quando il resto dei BGs di tutto il mondo sono costantemente in giacca e cravatta,prefendo quindi praticità e reattività ad eleganza.

disponibile anche in Nero e Blu,questo è uno dei siti che ne propone la versione originale:

http://www.zahal.org/products/bodyguard-jacket-shabak

vivere per niente...

o MORIRE PER
QUALCOSA

" se qualcuno vuole sparare,questo è il momento.non c'è nessuno di noi che non vorrebbe essere altrove.ma questo è quello che siamo,questo è quello che facciamo:

VIVERE PER NIENTE O MORIRE PER QUALCOSA !
scegliete voi..."

 
emblemativa quanto credibile figura del Veterano rimasto in Sud Est Asiatico alla fine della guerra in    Vietnam,vecchio,incazzato e stanco,ma sempre reattivo nel profondo del suo cuore guerriero.

the real "lionheart"

il LEGIONARIO
MUAY THAI

nel film Lionheart (1990) JCVD interpreta il ruolo di un Legionario Paracadutista che di stanza a Gibuti (13eme DBLE) diserta per andare in soccorso al fratello mezzo ammazzato negli USA da una gang di malavitosi,ove per  mantenersi,entrerà nel giro dei combattimenti clandestini.

questa trama che sembra figlia della fantasia di uno sceneggiatore,sembra invece ispirata alla vita reale di Dominiquie Vandenberg;(cognome simile a quello vero di JCVD ossia Varenberg) anche lui nativo del Belgio e poi,dall'età di 16 anni in giro per il mondo,con la mimetica belga prima e della Legione Straniera dopo, continuando a combattere nella MUAY THAI in sud est asiatico una volta congedatosi,così come negli incontri clandestini.

la prima volta che avevo sentito parlare di questo Vandenberg, era stato in una specie di bar in sud est asiatico pieno di ex-qualcosa; in particolare si raccontava di quando essendo lui di stanza a Calvi (Corsica) ogni volta che si allenava sulla spiaggia fuori servizio,incontrando il Comandante del 2eme Rep,questo gli ordinasse sempre di eseguire qualche calcio acrobatico o spaccata alla Van Damme.

una volta congedatosi,dopo l'Asia la sua esperienza di combattente a tempo pieno lo porta poi negli USA ove si distingue nell'ambiente del cinema...

nel film GANGS OF NEW YORK la fight coreography è sua come l'addestramento degli attori,tra i quali Leonardo Di Caprio.

il resto è ancora da scrivere, la prima parte della vita di D. Vandenberg la si può leggere invece nel suo libro THE IRON CIRCLE !

nella foto lo vediamo in servizio con il basco del 2eme REP e con gli shorts da muay thai;

teoricamente un Monaco Buddhista non andrebbe toccato per nessuna ragione e la testa di un civile dovrebbe stare sempre più bassa di quella di un Monaco...

ma probabilmente in questa foto Vandenberg avrà trovato un Monaco fan di muay thai !

LONE SURVIVOR

us NAVY
SEALs

"Ho girato il mondo due volte, ho parlato con tutti una volta, ho visto due balene fottere e tre esposizioni universali, e ho conosciuto uno in Thailandia col caxxo di legno, sono il migliore se c'è da scxpare e come le sbatto io non c'è stallone che lo sappia fare, sono muscoloso, ho il petto villoso, sono incazzoso, so sparare mi so lanciare e i bunker faccio saltare non c'è niente che non sappia fare non c'è cielo troppo alto, non c'è mare troppo in burrasca, non c'è passera che non ci casca. Ne ho imparate di cose nella vita, mai sparare a un grosso con un piccolo calibro, so guidare di tutto due ruote motrici, quattro ruote motrici, sei ruote motrici e quei grossi figli di pxttana che sbandano e fanno "cif cif" quando schiacci i freni, se c'è qualcosa che vale la pena di fare, falla alla grande solo un vigliacco non sa osare, io sono un amante, un combattente, nei navy SEAL's io sono presente, ti invito a cena, ti verso il vino, ti porto a letto e la mattina me la batto, appena il rifornimento è fatto, perciò se vuoi fare a botte mi inviti a nozze, io sono un soldato che è stato ovunque e ha fatto tutto quello che c'era da fare, buona fortuna ragazzi !"
 

https://www.youtube.com/watch?v=TJZX4NBGpco



INSTRUCTOR ZERO

room CLEARING

"qualsiasi boscaiolo finlandese spacca tavolette ! "

questa, negli anni 70-80, era la critica spocchiosa rivolta all'importante stile di Karate fondato da Masutatsu Oyama, il Kyokushinkai,che ha sempre previsto per condizionamento e passaggi di grado lo Shiwari,ossia la rottura a mani e piedi nudi di oggetti rigidi,dalle famose tavolette di legno a bottiglie di vetro,da lastre di ghiaccio a mazze da baseball e quanto altro.

già...
ma cosa sarebbe successo se poi ci si fosse trovati a combattere per strada contro quel "boscaiolo finlandese",quello in grado di spaccare tavolette, senza averlo mai fatto ?

questo ricordo aggiornato ai nostri tempi è ancora valido quando si vedono i pregevolissimi video di Instructor Zero,ove precisione e velocità di esecuzione di prim'ordine trovano sterile critica in quanti sostengono che tutto questo è possibile in condizioni da poligono, non da scontro reale "combat" ove tutto cambia.


può darsi; ma se non si riesce ad avere precisione e "faciltà" di esecuzione in poligono...cosa succederebbe poi in uno scontro reale ?

in questa tostissima clip di Instructor Zero (assieme ad Operator 11) si vede il primo colpire un pezzettino di cartone posto di PROFILO (praticamente un bersaglio di un paio di mm..) assieme ad altre performances come il tiro istintivo protetti da una automobile:

https://www.youtube.com/watch?v=Bl2dHmlDW5s

UNITED STATES MARINE CORPS

the SHOOTER

" Io so pensare. So aspettare. So digiunare."

con le azioni del Buddha di Herman Hesse dal suo libro Siddharta,la figura dello Sniper spesso ispirata a queste parole,come nel magnifico film SHOOTER (2007).

bellissima la scena del cecchino -in compagnia del suo fido quadrupede- in addestramento tra le nevi con tanto di respirazione controllata:

https://www.youtube.com/watch?v=W8d_nTzeuhU

RICORDANDO

ITAL
CON

nell'agosto 1982,i primi a scendere dalle navi della nostra Marina furono i Bersaglieri,seguiti da Parà e Fucilieri del SAN MARCO,i quali dovettero purtroppo subire la perdita del Marò F.MONTESI (croce di guerra al Valor Militare).

l'operazione denominata ITALCON al comando del Gen.Angioni (promosso Generale sul campo e presenti inoltre Ufficiali di prim'ordine della Brigata ed anche sottufficiali come il futuro Astronauta Paolo Nespoli allora con "quelli del nono" i "sabota"...gli incursori ! ) fu da considerarsi un successo anche perchè condotta con Militari di Leva.

tra i soldati Israeliani allora presenti in quel conflitto Ari Folman, che nel suo film di animazione (in parte autobiografico) intitolato WALTZ WITH BASHIR (2008) ripercorre i "flashback" nell'hard disk della memoria di ogni Veterano a più di 30 anni di distanza.

alquanto suggestiva questa immagine tratta dal film ove una Beirut ricorda un pò Tel Aviv nel tratto del lungomare.
(clicca sulla foto per il trailer su You Tube)

DOMINIQUIE  VANDENBERG

il vero
LION
HEART

nel film Lionheart (1990) JCVD interpreta il ruolo di un Legionario Paracadutista che di stanza a Gibuti (13eme DBLE) diserta per andare in soccorso al fratello mezzo ammazzato negli USA da una gang di malavitosi,ove per mantenersi,entrerà nel giro dei combattimenti clandestini.

questa trama che sembra figlia della fantasia di uno sceneggiatore,sembra invece ispirata alla vita reale di Dominiquie Vandenberg;(cognome simile a quello vero di JCVD ossia Varenberg) anche lui nativo del Belgio e poi,dall'età di 16 anni in giro per il mondo,con la mimetica belga prima e della Legione Straniera dopo, continuando a combattere nella MUAY THAI in sud est asiatico una volta congedatosi,così come negli incontri clandestini.

la prima volta che avevo sentito parlare di questo Vandenberg, era stato in una specie di bar in sud est asiatico pieno di ex-qualcosa; in particolare si raccontava di quando essendo lui di stanza a Calvi (Corsica) ogni volta che si allenava sulla spiaggia fuori servizio,incontrando il Comandante del 2eme Rep,questo gli ordinasse sempre di eseguire qualche calcio acrobatico o spaccata alla Van Damme...

una volta congedatosi,dopo l'Asia la sua esperienza di combattente a tempo pieno lo porta poi negli USA ove si distingue nell'ambiente del cinema...

nel film GANGS OF NEW YORK la fight coreography è sua come l'addestramento degli attori,tra i quali Leonardo Di Caprio.

il resto è ancora da scrivere, la prima parte della vita di D. Vandenberg la si può leggere invece nel suo libro THE IRON CIRCLE !

nella foto lo vediamo in servizio con il basco del 2eme REP e con gli shorts da muay thai;

teoricamente un Monaco Buddhista non andrebbe toccato per nessuna ragione e la testa di un civile dovrebbe stare sempre più bassa di quella di un Monaco...

ma probabilmente in questa foto Vandenberg avrà trovato un Monaco fan della Muay Thai  !

LARRY VICKERS

addestramento
ESTREMO

in questo video Larry Vickers visita un "poligono" di tiro in Russia ove l'esercizio consiste in farsi sparare addosso indossando una protezione balistica,per poi rispondere al fuoco mirando ad un bersaglio posto vicino alla testa del primo shooter.

da ex-Delta,Larry Vickers prende parte attiva nel video senza nessun problema,sottolineando però che " questa è la Russia, questo il loro Paese, queste le loro regole":
https://www.youtube.com/watch?v=rI01qKAqYts

TONY SLOANE

LEGIONARIO

"all'epoca ero così orgoglioso di essere un legionario che non tenevo in nessuna considerazione i civili. l'indottrinamento degli ultimi quattro anni aveva funzionato perfettamente e mi aveva trasformato in un fascista. ero dell'opionione che il mondo dovesse essere governato dai militari,gli unici uomini degni di questo nome,gli unici cui spettava il potere"


questi i ricordi da Legionario nel libro scritto da Tony Sloane (uno pseudonimo) arruolatosi nella Legione nei primi anni 90,allora diciottenne e proveniente da Norfolk, Gran Bretagna:

"Dopo aver smesso di servire la Francia, sono entrato nelle forze speciali dell’esercito britannico e ho partecipato ai conflitti nei Balcani, in Irak, in Afghanistan. Ma una guerra vera è meno dura degli addestramenti della Legione !"

c'è chi afferma che egli sia stato un disertore della Legione...ma senza fornire prova alcuna, tranne un picchiettare anonimo sulla tastiera di un PC,come spesso tristemente avviene.

certo è che il libro "LEGIONARIO" edito in italia dalla PIEMME qualche tempo fa,offre dei notevoli spunti non solo sulla vita in legione tra 2eme REP e 13eme GIBUTI..ma soprattutto sulla trasformazione fisica e psicologica di un mezzo teppistello inglese in "legionnaire"...

" bevvi whisky e trovai una ragazza francese disposta a passare la notte con me.non ricordo il suo nome e sono certo che lei non ricorda il mio."




AMI AERONAUTICA MILITARE ITALIANA

OFFICIAL PILOT
WATCH

questo segnatempo marcato A.M.I. Aeronautica Militare Italiana,non è solo un orologio, ma un mito,una specchio dei tempi di una Italia che non solo non c'è più,ma che non ritornerà mai.


negli anni 80 veniva distribuito solo ed unicamente ai Piloti della Aeronautica Militare; faceva parte della vestizione del pilota assieme al casco ed ai pantaloni anti-G.

anni '80...

in quel periodo fuori dalle basi della AM sembrava di
essere come nel film TOP GUN, con i piloti che arrivavano in GPZ e "raybanizzati" con quell'orologio al polso, (mentre gli INC del 9° sembravano preferire la YAHAMA TENERE'..)


purtroppo pur avendo avuto politici che adesso ce li sognamo (uno Spadolini, già Ministro della Difesa,era uno degli uomini più colti d'Italia e la sua biblioteca privata una delle più estese) anzichè continuare ad investire ed a selezionare (al tempo quella italiana diventava la quarta economia del mondo,ed il solo Veneto faceva il PIL più elevato del pianeta) ci si è seduti,inventandosi assieme alle persone che da sane andavano in pensione a 35 anni, un debito pubblico che paghiamo soprattutto adesso,con un declino inarrestabile e irreveresibile del nostro paese.

successi anche in campo militare,dalla primissima missione in Libano come ITALCON (BSM,Parà e Bersaglieri,la maggior parte di Leva) nel1982 ai successi negli USA nella competizione chiamata Volant Rodeo,ove i nostri del Col Moschin,sbaragliavano ogni volta Special Forces ed altri Reparti Speciali Internazionali.

l'orologio al tempo non si trovava facilmente in giro,ma si trovava; fino agli anni 90 lo si poteva acquistare anche in quel famoso negozio AM che al tempo si trovava in un seminterrato di Caluri di Villafranca (in seguito ha cambiato la primissima sede) ed il prezzo era sulla milionata e duecento
(che erano soldi,mica i 600 euro attuali..)

l'unica pecca era il bracciale metallico non particolarmente pregevole,ma per il resto aver conseguito questo segnatempo assieme al brevetto di Pilota Militare AM in quegli anni, rimane una traccia unica ed indelebile nella vita e nel cuore di pochi fortunati,come quel Colonnello Pilota in congedo (già Comandante di Stormo Caccia),che mi capita di incrociare ogni tanto,lui sempre con il suo mitico orologio -ormai d'annata- al polso.

cliccando sulla foto si viene indirizzati sul sito della SINN UHREN di FRANCOFORTE (Germania) che presenta un bellissimo orologio (dal costo non basso ma nemmeno impossibile) che sembra davvero ispirato a quell'orologio di cui si parla in questo post tratto dalla pagina facebook di DEFCON.

son morto nel Katanga...

MERCENARIO

sulle note della impressionante cover de "il mercenario di Lucera" firmata SFS Sottofasciasemplice filmati rarissimi e girati in diretta che documentano nei primi anni '60 le operazioni dei mercenari europei che combatterono in terra d'Africa,ed in particolare nel Katanga (ex Congo Belga) tratte da un celebre film-documentario prodotto nel 1966 ed intitolato AFRICA ADDIO,una realizzazione italiana ad opera de registi Jacopetti e Prosperi.

La canzone appariva su un 45* giri cantato da PINO CARUSO su testo di P. PINGITORE (1967) e fa preciso riferimento storico alla guerra mercenaria nella provincia del KATANGA (ex CONGO BELGA) degli anni 60, ove anche molti italiani andarono a combattere; tra questi Tullio Moneta, il cui libro "MERCENARIO"
ne narra le operazioni.

nell'italia del boom economico, molti tagliati fuori dal meccanismo consumistico degli anni '60 (la televisione,l'automobile,le rate) si arruolarono nel 5° COMMANDO di MIKE "MAD" HOARE (il cui comando fu in seguito rilevato da Bob Denard), per mettere tutta la propria vita in un tascapane,in cui mitra,tabacco,whiskey ed "entraineuses" erano gli unici compagni di viaggio in attesa di facile morte sul campo di battaglia.

impossibile non averla cantata o almeno sentita cantare negli anni passati nei bar e pizzerie limitrofi alle caserme tra PISA e VITERBO, LIVORNO e SIENA e tante altre ancora,con mille varianti anche sul cantato,non solo sul testo,qui riportato nella sua versione originale:

" Son morto nel Katanga
venivo da Lucera
avevo quarant'anni e la fedina nera

"Di me la gente dice
ch'ero coi mercenari
soltanto per bottino
soltanto per denari

Ma ora che sono steso
guardate nel mio sacco
c'è solo una bottiglia
e un'oncia di tabacco

Invano cercherete
soldi nel tascapane
li ho spesi proprio tutti
insieme alle puttane

Evviva la morte mia
evviva la gioventù

Amavo un'entraîneuse
di razza congolese
però la persi a dadi
con Jimmy, l'irlandese

Salvai monache e frati
dal rogo del ribelle
ma l'ONU se ne frega,
se brucia la mia pelle

Evviva la morte mia
evviva la gioventù

Se rimanevo a casa
là nella mia Lucera
ora sarei arrivato
coi figli e la pancera

avrei la moglie grassa
le rate e la seicento
mutua, televisione,
salotto e doppio mento

Invece sono andato
in giro per il mondo
e adesso sto crepando
quaggiù nel basso Congo.

Addio amiche mie
dai fiori nei capelli
addio care compagne
trovate nei bordelli

addio verdi colline
ormai scende la notte
i fuochi sono spenti
addio dolci mignotte

con le vostre guepières
ho fatto una bandiera
portatela agli amici
che invecchiano a Lucera"

* il lato B del 45 giri era composto da una canzone cantata da GABRIELLA FERRI e dedicata a CHE GUEVARA, queste le parole: "addio CHE, la gente come te,non muore nel suo letto,non crepa di vecchiaia.."

(testo accompagnante il video su YT bannato dopo diversi anni dalla pubblicazione)